Puntiamo sui giovani

Firmato l’accordo per un nuovo progetto di formazione per i giovani

La propensione a dare grande fiducia ai giovani, da sempre presente in Cabel, è di giorno in giorno sempre più avallata dal mercato, che evidenzia in modo forte come le professioni del futuro saranno sempre più digitali e giovani.
Come è ovvio, non si tratta specificamente di un mero fattore anagrafico, ma di una forte propensione all’aggiornamento di competenze. Quindi per chi è già inserito nel mondo del lavoro, l’imperativo per tutti deve restare formazione ed evoluzione.
Tornando al segmento giovani, a fronte di una domanda in costante crescita ci scontriamo poi con la realtà, che vede i ragazzi alle prese con il dilemma studio – lavoro – prospettive future, poco consapevoli verso le professioni digitali, nonostante si tratti di una generazione estremamente “smart”.
Recenti ricerche svolte a livello nazionale hanno evidenziato come ci siano forti dubbi nei ragazzi sul fatto che la scuola tradizionale possa essere in grado di fornire competenze per questo tipo di professioni (70,5% degli intervistati). Oltre a questo le professioni digitali sono conosciute soltanto dal 36,1% dei 15-30enni, che citano influencer (43,4%), social media manager (18,9%) e youtuber (9,6%).
Risultano invece meno noti i lavori in forte crescita nelle aziende ma meno esposti sui media, come ad esempio software developer, data scientist, cyber security expert, software tester, giusto per citarne qualcuno.
D’altro canto non possiamo dimenticare che l’indice DESI della Commissione Europea, colloca l’Italia 20esima su 27 stati membri. Un posizionamento che la dice lunga sull’investimento che il Paese deve fare non solo in termini economici, ma soprattutto di sforzo collettivo per superare la “digital divide culturale” altrettanto tragica da noi quanto quella infrastrutturale.
“Riteniamo che ogni azienda che opera nel settore IT abbia una sorta di responsabilità sociale nei confronti del territorio – ci racconta il Presidente Paolo Regini mentre inizia a illustrarci questo nuovo progetto – Questa deve concretizzarsi nella volontà di contribuire ad aiutare i ragazzi a costruire il proprio futuro, a guardare oltre. Crediamo fortemente nell’innovazione, nel cambiamento e nell’importanza di evolvere restando sempre in linea con le esigenze del mercato”.
Cabel si pone in prima linea in un nuovo progetto dedicato ai giovani, che vede Empoli come il fulcro di una ipotetica IT Valley che congiunge Pisa, Siena, Arezzo e Firenze.
  

La fondazione ITS “Prodigi”

Nasce a Empoli la Fondazione ITS “Prodigi” la cui denominazione, oltre a essere un auspicio, è una crasi di Professioni Digitali.
Si tratta del primo percorso di Istituto Tecnico Superiore nell’Information Communication Tecnology e digitale in Toscana e coinvolge trenta realtà diverse unite dall’obiettivo di creare formazione e occupazione per le nuove professioni IT del domani.
Il progetto unisce tutte le Università toscane (Firenze, Pisa, Siena), agenzie formative, associazioni di categoria, i Comuni di Empoli, San Miniato e Cascina e alcune imprese del territorio (fra cui Cabel e Sesa che ne è primo promotore).
La Fondazione è stata costituita nello scorso mese di dicembre e vede la Presidenza di Paola Castellacci, Consigliere delegato di Var Group, che ne è certamente il primo mentore.
 
Cabel ha accolto da subito con estremo entusiasmo questo progetto. “L’ìdea che riteniamo vincente – prosegue il Presidente Paolo Regini – è quella di avvicinare il mondo della scuola e quello del lavoro, con percorsi della durata di 2 o 3 anni che prevedono attività didattiche anche in azienda”.
L’ITS collaborerà a stretto contatto con i leader di riferimento del mercato ICT e digitale: la scuola ha infatti il sostegno diretto di Anitec Assinform, l’associazione delle imprese che operano nel settore dell’ICT e della tecnologia, Salesforce, Oracle, Cisco e HCL.
Tra gli obiettivi della scuola anche la volontà di incentivare l’occupazione femminile nei settori STEM incoraggiando le ragazze a intraprendere un percorso formativo dedicato all’ICT, area dove la presenza femminile risulta ancora troppo marginale.
  
Soci fondatori:
ABB, Agenzia Formativa Copernico, Asev, Associazione degli Industriali di Arezzo Grosseto e Siena; Confindustria Toscana Sud, Assoservizi, Cabel Industry, Ceam Control Equipment, Cna Associazione Territoriale di Pisa, Comune di Cascina, Comune di Empoli, Comune di San Miniato, Confindustria Firenze Formazione Cosefi, Confindustria Toscana, IIs Ferraris-Brunelleschi di Empoli (Capofila), ISIS Carducci Volta Pacinotti di Piombino, I.I.S. Leonardo Da Vinci – Fascetti di Pisa, ISIS Piero Gobetti – Alessandro Volta di Firenze, I.T. Cattaneo di San Miniato, Net7, Netresults, Nextworks, Polo Navacchio, Readytec, Seco, Sesa, Timenet, Università di Pisa, Università degli Studi di Siena, Università degli Studi di Firenze, Zucchetti Centro Sistemi.
  
L’iniziativa ha ricevuto il plauso da parte della Regione Toscana. “Sono convintissimo che sarà un’esperienza unica di formazione professionale – commenta il Presidente della Regione Eugenio Giani – oggi gli ITS diventano nove in Toscana, e rappresentano il modo giusto di preparare giovani e non giovani, anche coloro che vivono progetti di ristrutturazione nelle aziende, a una formazione adeguata”.

Il progetto


Cosa sono gli ITS
Gli Istituti Tecnici Superiori sono “scuole ad alta specializzazione tecnologica”, nate per rispondere alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche.
Formano tecnici superiori nelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività e costituiscono il segmento di formazione terziaria non universitaria.
Consentono di acquisire dopo il diploma un’alta specializzazione tecnologica indispensabile per un inserimento qualificato nel mondo del lavoro. Ciò grazie anche a una didattica esperienziale in cui l’apprendimento si realizza attraverso l’azione e la sperimentazione di situazioni, compiti, ruoli affrontati in situazioni di incertezza e complessità, simili alla realtà lavorativa di tutti i giorni.
  
Caratteristiche
• Corsi di norma in 4 semestri (1.800/2.000 ore)
• Almeno il 30% della durata dei corsi svolto in azienda
• Possibili stage all’estero
• Corpo docente per almeno il 50% dal mondo del lavoro
• Verifiche finali con commissioni nazionali
  
Gli ITS in Italia
Gli ITS istituiti in Italia sono 109, correlati a 6 aree tecnologiche
• Efficienza energetica (15)
• Mobilità sostenibile (19)
• Nuove tecnologie della vita (8)
• Nuove tecnologie per il Made in Italy (44)
• Tecnologie Innovative per i beni e le attività culturali Turismo (13)
• Tecnologie della informazione e della comunicazione (10)
  
Gli ITS nel settore ICT sono così dislocati: Piemonte (1), Lombardia (3), Friuli Venezia Giulia (1), Liguria (1), Emilia Romagna (1), Lazio (1), Puglia (1), Sicilia (1)
  
Sedi
Sede principale: Empoli c/o polo IT Sesa – Cabel
Sede distaccata: Pisa
Sede distaccata: Arezzo

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